Istituti bancari e società sportive, connubio possibile. Ne ha parlato Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto-Fidimed, partner dell'Enna Calcio.
Banca Progetto già partner di Busto Arsizio nel volley e adesso dell'Enna nel calcio. Quali sono le motivazioni che portano una importante banca a livello nazionale come Banca Progetto a sostenere il mondo dilettantistico?
Banca Progetto affianca il proprio nome ai valori positivi dello sport supportando iniziative di varia natura come, ad esempio, la pallavolo, la vela e il calcio dilettantistico. Lo sport infatti promuove valori quali il rispetto, la collaborazione, l’orientamento al risultato, la sana competizione, il sacrificio, la disciplina, l’integrazione e il senso di solidarietà e appartenenza.
Nella sua precedente esperienza professionale con Carige ed Unicredit che da sempre affiancano il proprio nome a grossi marchi sportivi (calcio, pallavolo, pallanuoto, pallacanestro, rugby) a quella attuale con Banca Progetto, ha riscontrato differenze fra le mission e il core business aziendali legati appunto allo sport e alle annesse sponsorizzazioni o Banca Progetto si sta affacciando da poco a questo genere di rapporti?
Quello che conta è lo spirito con cui si fanno le cose: già da tempo Banca Progetto si impegna a sostenere iniziative - anche sportive - rivolte a consolidare il rapporto con il territorio, una mission fondamentale per Banca Progetto, che – come sapete - da anni supporta le piccole e medie imprese in tutta Italia e quindi il tessuto economico e sociale del nostro Paese.
Le piace il calcio? Simpatizza o tifa per qualcuna in particolare, crede nella funzione sociale dello sport?
Vista la mia origine partenopea, potete ben immaginare la mia passione viscerale per il Napoli, la mia squadra del cuore, di cui sono ovviamente tifosissimo. Assolutamente credo nella funzione educativa e sociale dello sport e, a proposito di ciò, mi piace citare Nelson Mandela, che diceva: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare.”. Mandela ebbe un’autentica intuizione per favorire la coesione sociale: puntò sul rugby, visto fino ad allora come lo sport della minoranza bianca e nel1995, anno in cui si disputò proprio in Sudafrica la Coppa del Mondo di rugby, il Sudafrica vinse il mondiale: fu la vittoria dell’uguaglianza e dell’inclusione.
Ha avuto modo di seguire l’Enna Calcio tramite i rapporti con l’Ad Fabio Montesano?
Seguo con simpatia e incoraggiamento le imprese dell’Enna Calcio e ho ovviamente gioito per la conquista – dopo 34 anni – del Campionato di Eccellenza Sicilia.
Da uno studio del Sole 24 Ore sono più di 150 gli istituti di credito e assicurazioni in Italia che sono oramai entrate nel mondo dello sport attraverso sponsorizzazioni, partnership o anche interventi. Banca Progetto in questi anni ha sostenuto il mondo dello sport finanziando programmi di investimento relativi a impianti sportivi, laddove oggi gli Enti pubblici fanno purtroppo ancora fatica a garantire spazi e aree idonee per poter garantire la giusta pratica sportiva?
Certamente. Abbiamo accolto favorevolmente la richiesta di numerosi impianti sportivi, in particolare abbiamo finanziato la costruzione di numerosi campi da padel… lo sport del momento.