Compirà 21 anni a metà luglio e con ogni probabilità la sua festa di compleanno la celebrerà ad Enna. Nonostante il campionato sia finito da un pezzo, con tutti i suoi compagni di squadra rientrati nelle rispettive sedi in attesa di conoscere cosa (e con chi) si farà la prossima squadra in Serie D. Poco importa, ad oggi, per Eliasz Sienko che dopo aver iniziato la stagione da titolare fra i pali a difesa della formazione gialloverde, ha dovuto poi cedere i ranghi di titolare al più esperto Totò Di Carlo.

Ma l'estremo difensore polacco - seppur col desiderio di essere sempre protagonista - ha privilegiato cementificare il rapporto con la squadra e la città: “Era scoppiata la guerra in Ucraina a fine febbraio 2022, avevo 18 anni e forse essere andato via è stata la cosa migliore. Ma nacque tutto per caso: misi una mia foto su facebook, con la squadra polacca con cui giocavo qualche anno fa e che vinse il campionato, la notò il mio procuratore e mi chiese se mi sarebbe piaciuto andare in Italia".

E così fu: “Feci una settimana al Rotonda, quindi a Catanzaro in ritiro, poi ancora un ritiro con la Paganese. Se ci penso oggi mi viene da ridere, collezionai una serie di ritiri pre-campionato ma ovunque cercavano - mi dissero - un portiere 2004, non un 2003 come me. Ma quando andai via da Pagani, ironia della sorte, arrivò un portiere polacco del 2003. Fu buffa la cosa ma fortunatamente trovai sistemazione a Licata”.

Non molte presenze, dunque il trasferimento ad Enna l'estate scorsa ma… “con l'idea di fare la Serie D visto che un anno fa si paventava questa ipotesi qui. Quando non si concretizzò la Serie D per il mancato ripescaggio, molti furono lasciati liberi di andare, ma io decisi comunque di rimanere anche perché qui mi ambientai subito”.

Un pensiero comune a molti calciatori. Sarà per la familiarità che si respira, l'ambiente genuino, una società che ti fa sentire subito a casa e una città a misura d'uomo. Tutti “ingredienti” che ebbero il suo peso anche per uno come Eliasz la cui famiglia “vive molto lontano e non c'è possibilità al momento di rivederli. Forse verranno il prossimo anno ma qui grazie all'Enna e alla famiglia Vigneri (la ”Tana dei Golosi" diventata oramai “Casa Enna” dove i calciatori pranzavano e cenavano tutto l'anno, ndr), mi sono trovato come a casa. Ecco perché sto bene. Ogni tanto mi alleno alla palestra della Kore e faccio anche piscina, così cercherò di farmi trovare pronto, chissà forse per la D ma questo dipenderà anche da chi guiderà la squadra…”.

Sognava la D, in gialloverde, Eliasz Sienko. E chissà che stavolta non sia quella buona. 

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